AISI 316L carbocementato a bassa temperatura (su scala industriale vs. via plasma su scala di laboratorio): studio del comportamento tribologico in condizioni di strisciamento a secco

Authors

  • L. Ceschini
  • A. Marconi
  • C. Martini
  • R. Montanari
  • N. Ucciardello

Abstract

La cementazione a bassa temperatura (LTC, Low Temperature Carburising) consente di incrementare la
durezza superficiale degli acciai inossidabili austenitici senza comprometterne significativamente la resistenza
a corrosione. Questa tipologia di trattamento è applicata con successo su scala industriale a tale importante
categoria di materiali; tuttavia, i lunghi tempi di processo, conseguenti alla bassa temperatura di trattamento,
comportano alti costi e quindi bassa competitività rispetto ai trattamenti superficiali più tradizionali. Nel tentativo
di superare queste limitazioni, è stato messo a punto, su scala di laboratorio, un trattamento di cementazione a
bassa temperatura assistito da plasma, in cui l’attivazione della superficie è effettuata tramite processi basati
sull’utilizzo di una miscela di H2/CH4 ad alta densità di energia. Il trattamento su scala di laboratorio, eseguito
con miscela al 2% di CH4, è risultato idoneo a formare uno strato di austenite espansa, con spessori compresi
tra 18 e 35 ?m e durezze variabili da 450 a 850 HV. Durezze più elevate (fino a circa 1100 HV) e sostanzialmente
riproducibili sono state invece rilevate sui campioni sottoposti a trattamento industriale. Sui campioni trattati
mediante LTC sono state eseguite prove di strisciamento a secco, con un tribometro “pattino-su-cilindro” (pattini
stazionari: AISI 316L cementato; cilindro rotante: AISI 316L non trattato). I coefficienti d’attrito sono risultati
confrontabili per i campioni industriali e su scala di laboratorio; maggiori criticità si sono rilevate rispetto al
comportamento ad usura per i campioni trattatati su scala di laboratorio, a causa della disuniformità nei valori
di durezza. In ogni caso, il trattamento su scala di laboratorio ha dato luogo a un apprezzabile incremento
della resistenza usura dell’AISI316L rispetto all’acciaio non trattato. Al carico massimo preso in esame (10 N),
i volumi di usura dei campioni a più elevata durezza sono risultati confrontabili con quelli dei provini trattati
industrialmente. In conclusione, il trattamento al plasma su scala di laboratorio ha dimostrato la sua efficacia,
anche se l’apparato prototipale impiegato per la sperimentazione non permette di ottenere un effetto omogeneo
su tutta la superficie dei provini, pur di dimensioni ridotte. Si ritiene tuttavia che il problema possa essere
superabile operando con una camera di maggiori dimensioni, dove gli effetti locali legati a variazioni di curvatura
dei campioni, tipici del trattamento al plasma, possono essere meno critici.

Downloads

Published

2013-06-03

Issue

Section

Memorie